L’Italia è senza donatrici per la fecondazione eterologa. E va in cerca di ovuli all’estero. Guido Pennings, docente di etica alla Ghent University del Belgio, non ci ha mai girato intorno: «L’altruismo è il fattore più importante nella donazione di ovociti, ma il compenso finanziario è una ragione convincente». Bene. Noi siamo in alto mare su entrambi i fronti. Senza campagne di sensibilizzazione, le donne non sono messe nella condizione di donare le proprie cellule riproduttive. L’idea di proporre un compenso, poi, anche a titolo di rimborso spese, è ben lontana dalla mentalità corrente.
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